Carabina semi-automatica VS Express – Ars Venandi
Pabillonis 12, 13 aprile 2014 4° Campionato CPA fossa olimpica e percorso caccia
8 Aprile 2014
Schermata 2014-04-09 a 18.43.01
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9 Aprile 2014
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Carabina semi-automatica VS Express

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carabinaexpressAnche se a prima vista potrebbe sembrare insensato paragonare una buona carabina semiautomatica ad un express per la caccia al cinghiale in battuta, obiettivamente dobbiamo riconoscere che tutte le armi hanno pregi e difetti e quindi, se una può essere superiore ad un’altra in tante cose, magari può essere inferiore per tante altre. Immaginiamo per un attimo che in un lontano (spero lontanissimo!) futuro, qualche legge strampalata proibisca l’uso di più di due colpi in arma semiautomatica da battuta e che anche i prezzi degli express diventino più “umani”. In quel caso, chi acquisterebbe più una carabina BAR, un’HK, una ARGO una Remington 750, ecc? E’ innegabile che l’express, sia a canne sovrapposte sia a canne giustapposte, è più bello, più pratico, più maneggevole, più funzionale e MOLTO più bilanciato. Un express dotato di monogrillo meccanico (con il secondo cane sempre armato senza che il meccanismo di aggancio venga innestato dal rinculo), permette una replica del colpo quasi simultanea e se invece è bigrillo, potremmo addirittura caricare le due canne con  munizioni diverse, ad esempio un calibro 9,3 x 74 R con una palla da 232 grani nella prima e una da 286 grani nella seconda, da usare secondo esigenza. L’arma basculante ha poi il non sottovalutabile pregio di consentire la sostituzione delle due canne rigate con un’infinità di combinazioni di tubi sia lisci sia combinati. Se per oltre un secolo l’express è stata l’arma più indicata per affrontare le specie più pericolose in Africa e Asia, ora, anche nelle foreste del Centroeuropa, sull’Appennino  e nella macchia mediterranea si sta facendo ben valere. Disporre di un’arma in grosso calibro capace di sparare due colpi in rapida successione può tornare molto utile, specialmente se ben bilanciata, corta, maneggevole e dotata di mire adeguate. Nel nostro caso è proprio l’ideale per la caccia in battuta al cinghiale, ma anche per quella all’alce, all’orso e per le Monterie spagnole. Un express camerato in un energico calibro tassativamente Rimmed, dotato di collarino, come il 30 R Blaser, l’8 x 57 JRS, il 9,3 x 74 R il 444 Marlin e il 45-70 Government è veramente un insostituibile compagno di caccia. C’è chi lo gradisce anche in calibri Rimmles da carabina in queste armi,  come il 375 H.&H. Magnum, il 308 Winchester ed il 30.06 S ed io ne ho visto e provato addirittura uno in calibro 8 x 68 Shuler, ma sinceramente sono scelte che non condivido. Oggigiorno, oltre ai mitici express giustapposti che hanno forgiato la storia della grandi safari nel mondo, se ne producono anche un’infinità di modelli a canne sovrapposte che, se pure suscitano meno fascino, sono più facili da costruire (quindi più economici) e oserei dire più robusti e più precisi. Inoltre, proprio per sfruttare appieno la loro discreta precisione intrinseca (almeno fino a cento metri, secondo il calibro utilizzato),  è sempre più di moda  accessoriarli con delle ottime ottiche da battuta variabili, grandangolari a bassi ingrandimenti. Se cento anni fa i migliori express si costruivano soltanto in Inghilterra ed in Belgio, oggi meravigliosi modelli li producono veramente  tutti: i tedeschi Merkel, Blaser, Sauer, Heym, Krieghoff; gli austriaci Franzoj, Sodia e tutta la produzione artigianale di Ferlach; i francesi Chapuis, Verney & Carron, Mathelon; i finlandesi Husqvarna, Tikka; i cecoslovacchi CZ-Brno; i russi Baikal; gli spagnoli Sarasqueta e gli americani (belgi!) Winchester-Browning. Permettetemi di affermare che quando i nostri grandissimi e italianissimi maestri di Gardone, di Sarezzo, di Ponte Zanano, di Nuvolera e di Lecco decidono di costruire dei superbi express, anche in versione Royal Super Extra Lusso, non sono secondi a nessuno. Anche di carabine semiautomatiche ce ne sono molte sul nostro mercato, tante che a volte la scelta può diventare problematica.  Se una volta era molto facile acquistare una carabina semiautomatica “da cinghiale”, oggi al momento dell’acquisto dobbiamo sondare attentamente i pro e i contro di quel che ci viene offerto. Innanzi tutto quanto possiamo spendere? Desideriamo un modello con delle caratteristiche particolari? Una buona carabina in fascia media costa dai 1.000 ai 2.300 euro, ma se ne trovano anche da 300 – 500 Euro. Le Heckler & Koch 770, 940 e SBL, le Browning BAR Zenith, le Sauer 303, le Merkel k1, ecc abbattono come le SKS Type 56, le Izhmash e le Saiga, ma certamente hanno finiture e caratteristiche molto diverse. Inoltre, come siamo abituati a sparare? D’imbracciata? Con tacca e mirino? Con il “Punto Rosso”?  Abbiamo problemi di vantaggio e di piega? Esistono dei modelli che offrono la possibilità di modificare il calcio a nostro piacimento, come altri che hanno le mire da battuta, le tacche micrometriche regolabili, oppure delle diottre di tipo militare. Sta a noi scegliere in base alle nostre esigenze o semplici simpatie. Se poi vorremo metterci sopra un Punto Rosso, dovremo accertarci se è possibile il montaggio, se sono facilmente reperibili gli attacchi e di che tipo, se li troveremo  troppo alti o se magari li preferiremmo a sgancio rapido.  Per la scelta dei calibri più idonei vi rimando a molti miei precedenti articoli e se dalla vostra arma vorrete qualcosa in più come: un caricatore maggiorato, l’Hold Open, uno scatto eccellente, una canna intercambiabile lunga o corta, un calcio con il guanciale oppure le mire con gli inserti in fibra ottica e completamente regolabili, la scelta si ridurrà di parecchio. Abbiamo voluto confrontare l’express con la carabina semiautomatica per la battuta al cinghiale come una forma di simpatica rivalità, perché sono le armi più adatte a questa tipologia di caccia, una rivalità  che invece non c’è mai stata. La carabina e l’express sono due filosofie troppo diverse per essere confrontate realmente, ma volendo valutare i “pro e i contro” delle due armi potremmo riassumere così: la carabina semiautomatica spara un numero maggiore di colpi, oltre gli ottanta metri (qualora ce ne fosse bisogno) è più precisa, anche nelle versioni più rifinite ha un costo inferiore e offre la possibilità di essere molto personalizzata secondo esigenza, senza eccessiva spesa. Ma è un’ arma poco bilanciata e, specialmente per chi la usa la prima volta, necessita di una certa pratica per poterci sparare bene. L’express è forse una delle armi più belle mai costruite. Tolti alcuni discutibili modelli provenienti dall’Est Europa, soltanto possederne uno è una gioia per gli occhi e per il cuore. Gli express sono molto ben bilanciati, maneggevoli, impeccabili nelle finiture e nel funzionamento. Hanno un costo superiore, ma non troppo se consideriamo il fatto che anche nei modelli costruiti industrialmente l’impegno manuale è molto elevato. Quando girava qualche soldo in più, non sono stati pochi quegli appassionati che hanno acquistato un pregevole express come una valida forma d’investimento. Io, se posso dare il mio modesto parere, tra l’uno e l’altro a caccia preferisco la carabina semiautomatica, ma ho subito anch’io il fascino del Double Rifle, così nell’incertezza li ho comperati tutti e due!
 
                                                               Marco Benecchi        

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